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REGIONE EMILIA ROMAGNA

Quella della Regione Emilia-Romagna è una storia di tutti noi. Tutto è cominciato nel 1970, con l’avvento della Regione Emilia -Romagna quale istituzione che mandato dopo mandato, attraverso il lavoro e l’entusiasmo di uomini e donne, amministratori e macchina organizzativa è stata capace di dare volto e sostanza ad un territorio all’avanguardia in Europa.

Ha sempre promosso, ed ancor più dall’arrivo della riforma del titolo V, la democrazia partecipata ed il confronto per mantenere con le organizzazioni della società un dialogo proficuo favorendo le autonomie delle comunità locali e la ricerca condivisa di soluzioni.

Sede della più antica università al mondo, affida da sempre alla conoscenza diffusa attraverso l’educazione, l’istruzione e la formazione il compito di assicurare una società sempre al passo con i tempi, dinamica e inclusiva. Terra di città d’arte, di motori e di paesaggi variegati, riesce a unire sviluppo economico e benessere sociale nel rispetto e nella cura delle tradizioni.

Per questo saper coniugare intelligenza, saper fare, capacità istituzionale e generosità è stata in grado di reagire alle emergenze come il terribile terremoto del 2012 che ha colpito una delle zone più produttive d’Italia e più recentemente la pandemia Covid19.

Oggi l’Emilia-Romagna è fra le regioni più avanzate per ricerca ed innovazione, digitalizzazione, politiche di sostegno alla trasformazione dell’ambiente, per attenzione ai diritti di tutti i cittadini. Con la sua Data Valley che rappresenta un’infrastruttura a disposizione dell’intero paese e il Patto per il lavoro e per il Clima appena siglato, l’Emilia-Romagna vuole costruire un futuro sostenibile da affidare con fiducia alle generazioni che verranno.

Emilia-Romagna, presente nel futuro.

Progetti in Manifestazione

Il Patto per il lavoro e per il clima come esperienza di rilancio e sviluppo della regione attraverso la partecipazione democratica e la progettazione condivisa, la nuova programmazione europea e la strategia di specializzazione intelligente, digitalizzazione e nuovi saperi, smart working e organizzazione agile, i progetti sulle tematiche ambientali e del territorio a cui si accede con un click: la Regione Emilia-Romagna tende con decisione verso una Pubblica amministrazione, orientata al cambiamento e al miglioramento dei servizi ai territori e ai cittadini coniugando all’uso intelligente delle risorse, le capacità locali di partecipare alle sfide.

 


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lunedì, 29 Marzo 2021

15:00
17:00

Trasformazione digitale e organizzativa: progettare il cambiamento della PA con il POLA[Evento SW_RER_29.03]

La trasformazione digitale impone un ripensamento dei modelli organizzativi del lavoro. Non basta digitalizzare processi e strumenti “vecchi”: per il vero cambio di passo serve ripensare in chiave nuova il modo in cui si lavora. Nel settore pubblico, la pandemia ha portato alla ribalta il tema dello Smart Working, talvolta stravolgendone il senso e il fine, ma sicuramente favorendo una riflessione attenta sul peso dei principi che sono alla base: autonomia, responsabilizzazione, flessibilità e obiettivi. 

Ci si chiede allora cosa hanno a che fare questi principi con la trasformazione digitale nella PA, di cui lo Smart Working rappresenta la punta dell’iceberg, racchiudendo in sé molte delle dimensioni su cui agire per una vera trasformazione digitale: l’organizzazione e i processi, la gestione e il management, le persone e le loro competenze, il governo di spazio e tempo, ma anche le tecnologie e il rapporto con i cittadini. 

Seppure ancora a regime emergenziale, le Pubbliche Amministrazioni sono state invitate a pensare in modo programmatico e strategico lo Smart Working di quella che è stata chiamata “nuova normalità”. Con il Piano Organizzativo del lavoro agile, si progetta e si indica come mettere in pratica nuovi modi di lavorare nella PA tenendo insieme, in un esercizio sì difficilissimo ma potenzialmente dirompente, tecnologie, persone, organizzazione e società. 

Il POLA mette al centro riflessioni su temi importanti come il reclutamento del personale e l’attrattività della PA e la valorizzazione delle competenze delle persone e una nuova leadership illuminata, la valutazione delle performance, il ripensamento della funzione dell’HR nel settore pubblico e le piattaforme e le tecnologie che abilitano il digital workplace.  

Progettare il cambiamento significa riflettere su queste dimensioni e individuare misure e azioni in grado di attuarlo. Come sfruttare quindi al meglio l’occasione del POLA per attuare la trasformazione digitale della PA attraverso la leva dello Smart Working?  

 

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